Il tuo passato non è la tua prigione

Se applichi a ogni evento positivo o negativo, un nesso di causalità tra il tuo passato e il tuo presente, potresti rischiare di ritenere già delineato anche il tuo futuro e ti priveresti della possibilità di inventarlo come vorresti. Ti sembrerà tutto destinato ad essere così com’è e come sarà, quasi indipendentemente dalla tua volontà e dal tuo impegno.

Se provi, invece a guardarlo come alleato e non come carceriere, vedrai quante possibilità si affacciano alla tua esistenza.

Spesso, scelte operate nel passato, certi amici “sbagliati” oppure l’indirizzo di studi, quel partner che era sembrato erroneamente quello della vita, quel trasferimento da cui non ti sei ripreso… possono intrappolarti nelle esperienze passate, nelle cadute che le hanno caratterizzate da cui fai dipendere anche gli insuccessi di oggi.

“Tutto deriva dal rapporto con mia madre…, quel giorno che mio padre non si è presentato alla recita scolastica… quella facoltà che non mi hanno consentito di frequentare all’università…” possono essere punti fermi che diventano un rischio. Potresti subire il tuo lavoro attuale e non esprimere tutta la tua creatività; quella esibizione senza il tuo papà, potrebbe richiedere il bisogno di applausi anche oggi; per quel rapporto difficile con tua madre, potresti ricercare di continuo abbracci e carezze… Il peso eccessivo del tuo passato potrebbe comportare scelte quasi obbligate. Eppure non sono le esperienze vissute, le relazioni, i vuoti del passato che da soli determinano il tuo presente ma sono proprio le modalità attraverso le quali le hai lette ed affrontate che connotano le tue scelte attuali e quelle future. Non si spiegherebbe altrimenti come nella stessa famiglia, dinanzi alla stessa circostanza, un fratello rifiuta di impegnarsi mentre un altro si dà da fare.

Ogni evento, ogni susseguirsi di accadimenti, positivi o negativi, mostrano spazi entro i quali potrai muoverti e agire indicandoti dove riesci meglio e in cosa ami cimentarti e sfidarti. Il tuo passato ti appartiene e va reinterpretato ogni giorno. Lasciati affiancare e sceglilo come alleato fedele per ciò che vuoi essere e fare. Servitene, elaboralo e rendilo forza, energia, vigore per essere veramente te stesso.

Hai mai pensato a quanto sia grande il rischio di chiudersi in quelle esperienze negative o positive di 30 anni fa, sia se ti è capitato di sentirti tanto amata o quando al contrario, ti è mancato l’essenziale per imparare a sorridere? Potrai sentirti a debito per le mancanze subite aspettando che tutto cada dal cielo oppure sentirti appagato senza dover più realizzare nulla perché sei pieno di ogni soddisfazione che il tuo passato ti ha regalato? In ogni caso, rischi di rimanere fermo, immobile…

Immagino che attribuire ogni negatività ad un tempo lontano ti fa stancare di meno e che, sentendoti meno responsabile, gli insuccessi ti riguardano meno. Ma, a quanti successi, invece, stai rinunciando? Quante gratificazioni perdi senza il rischio? Come scopri quanto vali se non tenti?

La tua vita è qui e adesso e non crogiolarti in ciò che ti ha impedito di essere come avresti voluto. Oggi sei tu, adulta e consapevole. Scegli e agisci in funzione di ciò che sei oggi. Solo così saprai davvero cosa riesci a fare e come il tuo io ideale può potenziarsi e orientare il tuo futuro.

Le scelte che compi e quelle che caratterizzeranno il tuo futuro, dipendono per la maggioranza delle volte da come sei tu, da quali sono i valori maturati in autonomia, dalla consapevolezza che ti motiva a fare e ad essere, proprio elaborando quel futuro al quale per troppi anni hai consentito di bloccarti e di definire buona parte della tua vita.

Lasciati andare al tuo presente, sviluppa tenerezza verso di te e perdono verso chi ti ha creato problemi; lasciati guidare da ciò che sei riuscito a realizzare e fidati di te! Cambia la copertina del tuo libro e inizia a scriverlo pur affrontando il timore della pagina bianca. Creati scopi che puoi realizzare, circondati di persone positive e incoraggianti; non cercare spalle su cui piangere ma braccia potenti che ti spingano mentre ti prepari a correre. La consolazione serve a fare in modo che nei percorsi, ti crei alibi quando ti senti superato da buona parte dei concorrenti. Cammina e, dove puoi, aumenta il passo; se sei in vantaggio, riposa e poi riparti. Dosa bene le tue forze! Immagina cosa ti accoglie all’arrivo e lasciati guidare dall’entusiasmo per raggiungerlo. Gioca con la vita e sorridi di quel passato che non è un mostro né un maestro. Vivi la leggerezza di chi inizia ogni giorno, che guarda avanti, che ha sulle spalle e nelle gambe tutto il positivo di aver già vissuto un passato che intende superare e anche omaggiare. Non ti fermare perché hai avuto tanto, né perché hai avuto poco. Sei tu e sei grande! Il tuo futuro avrà il profilo che saprai dargli anche grazie al tuo passato!


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