Buon anno a voi tutti, a me, ai vostri e ai miei cari, agli amici e agli sconosciuti, a chi abita alla porta affianco e a chi sta un pò più in là e a chi sta tanto più in là. C’è chi punta sulla malinconia di ciò che è passato, di quello che manca e, in tal caso, rischia di iniziare con una borsa vuota; c’è, invece chi guarda nella borsa e passa in rassegna ciò che ha, ciò che può costruire, che può desiderare di realizzare partendo dalla consapevolezza di ciò che ha.
In tal caso, davvero il nuovo inizio presenta potenzialità sorprendenti. La speranza fa leva sul dato di realtà. Lasciamo perdere le illusioni che ci fanno cadere nella tristezza; non partono dalla realtà ma da ciò che vorremmo, senza tener conto di dove “siamo”.
Pensa alle tue forze, al tuo presente; guardati intorno, scopri le tue certezze, conta su ciò che sei e su quanto hai e sogna di migliorare a partire da ora. Datti da fare e modifica il modificabile, investi sulla realtà, su ciò che di essa ti soddisfa e vedrai che il campo dell’impossibile si restringerà.
Il tuo tempo feriale, il tempo ordinario riprenderà all’insegna di nuovi progetti.“Ordinario” è sinonimo di consueto, “non straordinario”; non per questo vuol dire banale, scolorito, piatto, demotivato, inutile, nevrotico, scadente… Guardiamo a questo anno come tempo nuovo, “differentemente speciale”; rendiamo importanti noi stessi e ciò che caratterizza l’intera nostra giornata; facciamo sentire preziose le persone che ci circondano e quelle che incontreremo; riempiamo di valore e di senso ciò che ci fa camminare ed avanzare; procediamo con impegno, serietà, dedizione, competenza e rispetto verso ciò che faremo: in esso ci riconosceremo e da esso ci riconosceranno. Perché, come mi ha ricordato una splendida persona, uno dei riferimento della mia vita riportandomi quanto ha scritto Rodari nel suo “Anno nuovo”:
Indovinami, indovino
tu che leggi nel destino:
l’anno nuovo come sarà?
Bello, brutto, o metà e metà?
“Trovo stampato nei miei libroni
che avrà di certo quattro stagioni,
dodici mesi, ciascuno al suo posto,
un carnevale e un ferragosto,
e il giorno dopo del lunedì
avrà sempre un martedì.
Di più per ora scritto non trovo
nel destino dell’anno nuovo:
per il resto anche quest’anno
sarà come gli uomini lo faranno”.
BUON ANNO 2023