Troppo spesso assistiamo alla celebrazione delle virtù che identificano il modello vincente: la bramosia di potere, la forza, l’imperturbabilità, il cinismo; l’accettazione del limite, l’errore, la fallibilità, al contrario, configurano un modello perdente, rinunciatario, non certo un prototipo da imitare. L’esposizione esagerata di leader impavidi, eternamente vincenti, che procedono senza esitazioni per una serie infinita di eventi grandiosi, distrae dall’idea che i percorsi migliori li otteniamo proprio se riconosciamo la nostra fallibilità.
In “Anthem”, Leonard Cohen canta di accettazione, speranza e imperfezione: “There is a crack in everything, that’s how the light gets in.” – C’è una crepa in ogni cosa ed è da lì che entra la luce–
Le crepe, l’intoppo, gli ostacoli aprono ad alternative e comportano la possibilità di accedere alla complessità delle esperienze senza limitarti a valutare solamente il risultato finale. La consapevolezza di essere fragile ti rende più comprensivo delle fragilità degli altri e ti fa accettare l’unicità di ognuno. Fai esperienza della tua diversità quando percorri strade nuove accettando l’eventualità naturale di errori. Edison affermava che “La lampadina che si era accesa, rappresentava il risultato di tutte le precedenti che non si erano accese”. In realtà, è proprio nella tua fragilità che risiede una delle più grandi opportunità di crescita, creatività e connessione autentica con gli altri. “La vulnerabilità non è debolezza; è la nostra misura più accurata di coraggio.”-Brené Brown, ricercatrice e autrice di “Daring Greatly”.
Il coraggio di vivere alla grande, di prenderti cura di te e degli altri, necessariamente dovrà passare attraverso lo sguardo tenero e amorevole nei confronti delle tue fragilità; ti percepirai umano ed associabile a tutti gli altri, con una immensità di variabili in tutte le espressioni di te, simile a tutti, uguale a nessuno; ti ritroverai elastico e adattabile, non rinunciatario.
Salvarti dalla tentazione di essere come Superman ti offre la possibilità di vivere la tua imperfezione con tenacia e determinazione, orgoglio ed energia, oltre ogni stereotipo di successo. In tal senso, qualunque risultato, in quanto frutto di impegno che deriva dalla complessità della tua esperienza, è un successo. Hai tentato, hai sbagliato! Non nascondendo l’errore, saprai tentare con maggiore convinzione alla luce dell’esperienza vissuta. Inutile sottolineare quanto un approccio simile infonda fiducia e coraggio di affrontare la realtà e quanto potenzi la resilienza in te e negli altri: Il partner, un figlio, gli alunni, un collega…“Chi non ha mai commesso un errore non ha mai provato nulla di nuovo.” Albert Einstein
Accettando di essere fragile, imperfetto e capace di osservare le tue ferite senza pentirtene, saprai manifestare le tue emozioni senza riserva, sarai libero dal peso di dover apparire invulnerabile, imparerai a chiedere aiuto senza temere il giudizio. .