Per spiccare il volo, dobbiamo sapere che c’è qualche attimo in cui serve rimanere su un piede solo. Per questo, se rimaniamo sempre ben piantati per terra con addirittura qualche collante che ci leghi fortemente al pavimento per sentirci più forti, sarà difficile levarsi in volo. Considera che il volo richiede attimi di instabilità, di dubbi, di paura. Non sai se tentare o fermarti ancora per un pò, se aggrapparti o lasciarti andare… C’è poco da dire o da fare: per volare bisogna staccarsi da qualcosa e, a volte, da qualcuno.
Spesso sei tu a seguire il tempo, lasciandoti tentare dall’incastro di cose da fare, senza un respiro che ti consenta di chiederti perché corri. Vai avanti e a volte, pur se sorridi, sei assente inseguendo cose da fare che si sommano le une alle altre farti prendere cura del tuo “essere”.
Come stai? Cosa ti fa bene, cosa ti piace, quale nuovo interesse hai accantonato in nome del “dover” fare, cosa esprime il silenzio di chi ti è accanto, quanto tempo hai dedicato a cogliere quel dettaglio che lo riguarda? Quella felicità che hai tante volte provato è difficile incontrarla di nuovo, realizzando esclusivamente obiettivi via via più elevati.
Riflettiamo spesso tra le righe dei post su quanto la felicità vada ritrovata nella nostra capacità di saperla cogliere, di avvertirla nella nostra attitudine a fermarci, stare un attimo ad occhi chiusi e respirare quell’appagamento che ti porta ossigeno e purifica l’aria che respiri, collocandoti in una dimensione in cui non manca nulla, tra soddisfazione, pienezza, sospensione…
Sensazioni, emozioni… capacità di andare oltre il dato reale per cogliere leggerezza, profonda intimità con il tuo “io bambino” che ti sorride e chiede attenzione…
Quella sensazione che ti fa girare intorno, ti destabilizza, tra tempo e spazio sospesi, elimina il bisogno di controllare, nel vuoto energico senza riferimenti, ti sembra di essere lì e dappertutto; in realtà, sei solo dove vorresti essere…
Sensazioni, dunque, non fatti, non avvenimenti, non obiettivi raggiunti e, liberandoti dalla temporalità, da zavorre e confini, sei predisposto al volo.
Tante volte ti sarai avvicinato a questo stato di quiete. In quella occasione, hai spiegato le ali ed hai guardato tutto dall’alto.
Le ali sono tue. Le hai solo aperte, indirizzate verso l’alto e ci sei riuscito…
Hai corso, sei salito e non hai mai rincorso il tempo per fermarti: non avresti potuto. ti sei avvicinato al sole, poi hai percorso spazi di pianure in ogni stagione dell’anno, hai attraversato il mare e guardato in giù i monti. Addirittura ti sono sembrate sconosciute le persone incontrate fino ad un’ora prima e hai fatto fatica a distinguere casa tua, i tuoi cari. Da un’altra posizione tutto sembra ignoto; basta non spaventarti di questa sensazione. Incuriosisciti, soffermati su qualche dettaglio che ti renda tutto familiare e attraversa la meraviglia, la sorpresa, la scoperta che un’altra posizione ti rende sempre più desiderabile.
Le ali sono sempre state con te. Ognuno ha le sue, splendidamente colorate o con poche piume, piccole o di enorme apertura. Tutti siamo in grado di spostarci per un momento e guardare dall’alto, uscire dal contesto e cambiare prospettiva per cogliere una differente visuale: quella casa, quel corso d’acqua, quella panchina, anche quella scuola… tutto ciò che vediamo dall’alto, è un’altra cosa.
Adesso sai che, per spiccare il volo, dovrai rimanere per qualche istante su un piede solo, come recita Ivano Fossati in Lindberg: rimanere su un piede solo per riuscire a darci la spinta e spiccare il volo.
E, stare su un piede solo, vuol dire avvertire instabilità. È il momento di decidere: andare in sù o permanere dove stai da tempo? Sepàrati e sii fedele alla ricchezza che rappresenti, al miracolo della tua esistenza, a ciò che sei riuscito a essere. Fai leva sull’amore avuto e su quello dato, ai sorrisi dispensati, agli abbracci ricevuti e vedrai che le sicurezze conosciute, le abitudini, la cognizione del tempo e dello spazio che ti ha frenato, persino la routine ti sembreranno insopportabili… Un piede solo per qualche attimo e poi via, in alto, dove tutto ti sembrerà più piccolo e tu più grande.
Ascolta la tua forza rinnovata, la potenza della libertà, il vigore della volontà e avvertirai anche il piacere di planare e tornare lì da dove sei partito. Ti si presenterà una quotidianità che somiglierà più a te stesso.